Sito WEB (prototipo 2000)
DOL-2000
l'archivio Web delle registrazioni sismiche italiane 
a rifrazione/riflessione a grande angolo (R/WAR)
revisione del progetto Dss-On-Line '98 [ sintesi  /  presentazione PPT ]


a cura di Mariano Maistrello - INGV, Sezione di Milano -
via Bassini 15,    20133 Milano


immagine tratta dalla elaborazione dei dati registrati in Sardegna, 1982 [Egger et al., 1988]




 


 

Riassunto:
    Nel 2000 si è completamente rivisto il precedente prototipo 'Dss-On-Line' presentato al XVII Convegno del Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida [Ferrari et al., 1998]. Lo scopo era e rimane quello di mettere a disposizione della comunità scientifica una banca dati di sismica attiva completa, facilmente consultabile e gestibile via Web (soprattutto dati sismici ottenuti dai profili a rifrazione crostali, con tecnica DSS - Deep Seismic Soundings). Oltre alla possibilità di navigazione attraverso l'intera storia delle esplorazioni crostali italiane, anche il nuovo DOL-2000 consentirà anche lo scarico delle forme d'onda numeriche contenute nel database interno, per eventuali ulteriori elaborazioni e/o re-interpretazioni. Infine, a integrazione dei dati primari, nel progetto è prevista la possibilità di inserire altri dati accessori (ad esempio riferimenti bibliografici) utili per indirizzare l'utente verso ulteriori approfondimenti.
    Rispetto alla precedente versione, l'unico modulo rimasto inalterato è costituito dal 'Menu_Hp', cioè la procedura di conversione analogico/digitale dei segnali sismici. Tutto il resto è stato rivisto e migliorato, alla luce dei moderni sviluppi hardware e software, per accrescere le prestazioni e migliorare le funzionalità del progetto. Perciò DOL-2000 si offrirà con nuova interfaccia utente, nuovo software Informix di gestione delle informazioni e delle pagine Web (Internet Foundation 2000), nuova piattaforma grafica standard GIS (Esri-ArcIMS), nuova piattaforma hardware (HP L1000 biprocessore). Il rilascio del nuovo prodotto è previsto per la fine del 2001, con l'archivio delle forme d'onda digitali completato, mentre nel prossimo anno verranno acquisiti e implementati i dati accessori.

 

1.     I dati di sismica attiva per lo studio dell'interno della Terra

L'attività di esplorazione crostale italiana condotta con tecniche di sismica attiva a rifrazione ha prodotto negli anni una notevole serie di modelli crostali 2D relativi all'intera penisola, descritti da svariati Autori e riassunti da Morelli [1993]. Gli esperimenti avvenivano nell'ambito di collaborazioni nazionali ed internazionali, sotto l'egida della ESC. La metodologia impiegata nello studio si è via via sviluppata sempre a partire, comunque, dai dati di base iniziali (sismogrammi), ottenuti da sensori velocimetrico possibilmente tarati e di buona qualità. Inoltre i sistemi di elaborazione-dati dovevano essere in grado di realizzare una sezione-film facilmente riproducibile, variandone i parametri di studio. Ciò si è potuto concretizzare grazie all'avvento dell'era digitale, che ha coinvolto tutti i diversi aspetti della ricerca: dalla raccolta del dato, alla sua elaborazione e fino alla produzione dei modelli finali. Grazie a tali progressi tecnologici, inoltre, alcuni autori hanno potuto riprendere alcuni dei principali profili DSS nella moderna veste digitale e rielaborarli per ricavarne ulteriori e più dettagliate informazioni che miglioravano le precedenti conoscenze [Scarascia et al., 1994; Morelli, 2000]. Tali nuove conoscenze possono quindi rivelarsi utili sia per il comparto scientifico dell'Ente impegnato nello studio dell'Interno della Terra (tra l'altro potendo meglio orientare le moderne indagini di tomografia sismica), sia anche per il settore Sismologia, ai fini del contributo che possono offrire per la miglior determinazione delle coordinate ipocentrali, per i terremoti con origine nella crosta, sostituendosi agli antichi modelli di crosta a due strati con velocità costanti. Comprensibile e giustificato, quindi lo sforzo di realizzare un sistema per una migliore e più efficace produzione, raccolta, verifica e archiviazione del dato sismico in termini moderni e tecnologicamente avanzati. Tali impegni hanno portato, nel tempo, a nuovi sviluppi circa gli algoritmi di elaborazione dei dati [Maistrello, 1993; Corsi, 1994], alla realizzazione del nuovo sistema di digitalizzazione-dati sismici [Maistrello, 1996], e infine alla progettazione della prima versione di archivio strutturato di dati sismici consultabile via Web: il progetto 'Dss-On-Line' versione 11/98.

 

2.     'Dss-On-Line', versione 11/'98 (fig. 1)

Al XVII Convegno del Gruppo Nazionale per la Geofisica della terra Solida del CNR (GNGTS), veniva quindi presentato un prototipo di database-on-line [presentazione PowerPoint]. In quella prima versione, il progetto 'Dss-On-Line' [Ferrari, 1998] conteneva già molte delle funzionalità che verranno poi estese e perfezionate nella versione successiva (DOL-2000). Gli obiettivi erano diversi e complementari. Tramite una interfaccia Web particolarmente semplificata, il progetto permetteva infatti ai ricercatori interessati l'accesso alle informazioni più importanti, e cioè le forme d'onda numeriche dei sismogrammi digitali e/o digitalizzati, scaricabili singolarmente o per profili, mediante login e password temporizzate concesse per progetti di ricerca comuni. Inoltre, tramite funzioni di ricerca e di aggregazione delle informazioni, il prototipo permetteva una 'navigazione' personalizzabile o su una finestra temporale, o su un'area definita (fig. 2), impiegando il browser web come strumento di ricerca e reperimento ragionato dei dati sismici di interesse, scelti tra quelli inseriti nel data-set di prova. Infine erano state previste ed implementate ulteriori funzioni di accesso a dati 'accessori' correlati, come: le informazioni bibliografiche locali e/o in rete, la presentazione dei principali modelli di velocità elaborati per i profili in esame, le sezioni-film panoramiche, le linee di copertura, ecc.

 

3.     DOL-2000 (fig. 3)

Nell'estate 2000 si è ripreso il progetto del '98 che, sulla base dell'esperienza acquisita e delle nuove esigenze emerse, è stato completamente rivisto [Ferrari e Maistrello, 2000]. Così, mentre da un lato sono continuate le operazioni interne di digitalizzazione delle ultime serie di dati sismici e di ottimizzazione dei codici originali messi a punto per la loro certificazione e validazione [Corsi, 1999], dall'altro si è proceduto ad una intensa opera di rivisitazione del vecchio progetto, analizzandone i dettagli e le problematiche ancora aperte. Alla fine del processo di analisi del vecchio prodotto, si manifestava l'opportunità di un nuovo progetto. Così si è arrivati a stipulare un nuovo contratto con il partner CILEA, con lo scopo di migliorare sensibilmente le prestazioni complessive del prototipo, rivedendone aspetto e sostanza, e arricchendolo di tutta una serie di nuove funzionalità. Lo scopo finale e dichiarato era quello di poter completare la nuova struttura fondamentale (sito Web e Database numerico delle forme d'onda) entro la fine del 2001, lasciando poi il tempo successivo per il completamento dell'opera, con l'inserimento dei dati accessori a cura del gestore. Queste sono stati gli elementi di pianificazione del nuovo prodotto, subito nominato 'DOL-2000'.

 

3.1     Dati DSS classici e R/WAR moderni
Rispetto alla precedente versione, l'obiettivo primario del progetto è rimasto sostanzialmente immutato. Ma se quello è rimasto invariato, altri obiettivi si sono aggiunti, dovuti soprattutto alla specifica di progetto forse più impegnativa che ci eravamo imposti: e cioè quella di consentire una accessibilità non solo ai dati dei classici profili sismici crostali (lineari o a ventaglio), con una densità media dell'ordine di una stazione (cioè un segnale) ogni 2 km, ma anche ai moderni profili impiegati per l'esplorazione più superficiale (Refraction/Wide Angle Reflection), molto più 'densi' (una stazione ogni 0,2-0,4 km !). E' opportuno, in proposito, fare una breve digressione sull'andamento di tale importante caratteristica: la densità lineare della informazione sismica nel tempo.

Storicamente, in Europa l'esplorazione geofisica crostale impiega il metodo 'a rifrazione profonda' - chiamato D.S.S. da 'Deep Seismic Soundings' - a partire dai primi anni '50, sfruttando in campo civile le nuove tecniche d'indagine perfezionate durante il periodo bellico [E.A.E.G., 1961]. In Italia le ricerche scientifiche impieganti tale nuova tecnica si sviluppano in ambito CNR, Università e MURST attraverso i momenti organizzativi riportati da Morelli [1993]. Analizzando i dati geometrici dei profili sismici più rappresentativi, eseguiti in più di 30 anni di attività, si può constatare come la variabile densità della informazione (misurabile in segnali/km) sia andata aumentando nel tempo, con un gradiente differenziato: fino agli anni '82-'83 si viaggiava ad un trend praticamente costante di 0,2-0,4 segnali/km; poi, e per un decennio (esperimenti EGT) il trend è salito a 0,5-0,8, per assestarsi, negli ultimi anni, intorno a valori di 4-5 segnali/km con gli esperimenti del progetto CROP degli anni '90! Sono diversi, ovviamente, i fattori che hanno contribuito a tale positiva evoluzione, ma sono soprattutto due quelli che si riveleranno determinanti, e cioè: l'ottimizzazione del coordinamento e della pianificazione degli esperimenti (quasi obbligata, a fronte della aumentata strumentazione che i diversi Partner internazionali potevano mettere a disposizione) e la rivoluzione tecnologica introdotta con i nuovi strumenti digitali, avvenuta in quegli anni. Tali fattori hanno contribuito sia a migliorare sensibilmente il rapporto segnale/disturbo, e quindi la qualità del dato all'origine, ma anche a produrre grandi quantità di dati che è stato possibile gestire solo grazie al contemporaneo affermarsi della micro informatica distribuita. Nel lavoro citato potevo concludere che in circa 40 anni di esplorazione crostale, la relativa densità di informazione è andata migliorando di un fattore 25-30, passando da un segnale ogni 5000-6000 mt agli inizi degli anni '60, ad uno ogni 200 mt circa al giorno d'oggi. Ovviamente si tratta di valori di punta(1). In termini di byte, possono valere considerazioni analoghe: un vecchio profilo crostale di 100 km, ad esempio, composto da una ventina di registrazioni sismiche, digitalizzate poi a 100 c/s, per durate medie di 60 sec, 'pesa' circa 240 kB, con 'dati' a 16 bits; un analogo profilo realizzato con le moderne tecnologie, può arrivare a 6000 kB. Un primo fondamentale successo nella compilazione dei 'nuovi' dati digitali si ottiene nel 1997, con la pubblicazione dei dati CROP (esperimenti 'Mare & Lisa') a cura del 'Gruppo Sea-Land Crop Mare II' [1997].
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(1)   Per fare un esempio possiamo riferirci ai due esperimenti: EGT'85 [Maistrello et al., 1990] e Mareves'97 [Gasparini et al., 1998]. Nel primo caso si sono avute densità di 0.6 segnali/km; nel secondo - con scoppi in mare, dove la gestione operativa è molto meno onerosa - si sono raggiunte densità di 5 segnali/km. Per amore di verità, però, dobbiamo ricordare che densità analoghe erano già state raggiunte dai Paesi ex-URSS in via anlogica, per profili terrestri, già ai primi anni '60 (!), come documentato in Maistrello et al. [1999].
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3.2     Architettura e specifiche funzionali
Le nuove esigenze e le esperienze maturate nell'uso e nella gestione del prototipo '98, ci hanno indotto ad una completa riscrittura dello stesso. DOL-2000 quindi non è un seguito o il completamento del prototipo del Novembre 1998. Si configura invece come un nuovo strumento, che certamente mette a frutto l'esperienza acquisita precedentemente durante la gestione della fase prototipale, ma che ora si rinnova sia nel look sia nelle procedure. Il disegno complessivo del progetto è andato quindi evolvendosi verso una situazione attuale che potremmo definire 'matura', e che, grazie alla scelta 'politica' di adozione di software solo ed esclusivamente open-standard (a parte quelli che alimentano il data base, di proprietà), ne garantisce un'evoluzione sicuramente longeva ed efficace. Lo schema generale delle operazioni è illustrato in figura 4.

Nel nuovo contratto con il Partner CILEA (Ottobre 2000) sono state quindi scritte le nuove funzionalità che avrebbero dovuto garantire il successo dell'intera operazione. Sono state individuate e concordate sei fasi di sviluppo:
a) revisione delle tabelle-indice che compongono il tessuto relazionale del DataBase;
b) revisione delle pagine HTML che attualmente compongono il sito web, in base ai nuovi dati presenti nelle tabelle e alle nuove esigenze;
c) realizzazione di una nuova procedura di data-entry per gestire tutti gli elementi del data base (campagne, profili, dati 'header', immagini) e di una nuova e sicura procedura per la gestione delle abilitazioni al download dei dati;
d) recupero di dati ancora residenti su nastri magnetici digitali IBM, scritti in ambiente VM/CMS;
e) gestione della base dei dati presso il CILEA (hosting) fino alla conclusione del 2001;
f) introduzione e integrazione del sistema GIS per la gestione della parte geografica, in sostituzione della precedente applet Java, risultata alquanto pesante, complessivamente.

Dopo i primi incontri preliminari, per i necessari chiarimenti e approfondimenti, è stato approntato il piano di lavoro riportato in figura 5: tale master-plan dovrebbe aiutare i diversi partner nella sincronizzazione delle operazioni fino alla conclusione del progetto e il rilascio del prodotto.

L'autunno del 2000, quindi, è stato dedicato all'analisi progettuale necessaria per ridisegnare la struttura e i meccanismi relazionali del database, che sarebbe stato gestito dai prodotti di nuova acquisizione presso il CILEA. In questa fase, le esigenze di compatibilità con la suite dei programmi in ambiente Matlab necessari per la verifica e la validazione dei dati digitali, hanno imposto anche una definitiva riformulazione della struttura dei dati di 'Header', riscritti in maniera da non presentare alcun parametro con valore negativo.

Nella prima parte del 2001 ci si è poi dedicati alla scrittura dei nuovi moduli per fornire al gestore del sistema un efficace strumento di controllo e manutenzione via web del contenuto del database (informazioni e dati). E' stata realizzata e implementata, perciò, una nuova applicazione VBasic per Windows [Ferrari, 2000]. La nuova procedura di tele-gestione dei dati, prevede la formalizzazione di alcuni passaggi. Alcuni sono svolti in ambiente Windows locale, impiegando un nuovo modulo 'Parser' (fig. 6) che, dalla lettura dei dati di Header, provvede a generare un file di 'query' (in formato .SQL) eseguibile dal sistema, mediante il quale viene alimentata la tabella relativa ai dati estratti. Altri passaggi poi vengono realizzati tramite la compilazione di un modulo (fig. 7) proposto dal sistema. Una prima versione della nuova procedura è stata provata già alla fine del 2000 quando nella nostra sede si è ritrovato più volte il nucleo operativo del progetto (Maistrello, Corsi, Ferrari, Arvati). In tali occasioni si sono preliminarmente sperimentate alcune fasi della nuova procedura, a partire dall'organizzazione dei files nell'ambiente del PC locale, il trasferimento via FTP, il controllo sui vari 'tipi' di dati di rilevazione, la completezza dei dati di Header, ecc. Per tale fase di test sono stati impiegati i dati delle seguenti campagne: BTP'91 (9 profili, 120 MB), supporto del profilo CROP-03 (10 pr., 130 MB), Toscana'78 (6 pr., 85 MB). I primi test della procedura, hanno portato ad una sua modifica parziale, per la parte relativa alla preparazione delle schede-profili. E' stata quindi prodotta una seconda e definitiva versione del pacchetto con la quale si testeranno gli ultimi punti cruciali, come la definizione dei profili 'ad alta densità' (parziali dati CROP) e quelli di cui non si dispone delle coordinate geografiche.

 

3.3     Implementazione e risorse impiegate
La scelta di un database basato su Web e Internet, impiegante protocolli di comunicazione standard (TCP-IP), è parsa subito vincente, pur con le complessità progettuali incontrate che comunque si sono sempre risolte con successo, grazie alla positiva collaborazione fra i diversi attori coinvolti nel progetto. Il prototipo del '98, in questo senso, non è servito solo all'Istituto committente, per ridefinire e riorganizzare la considerevole mole di dati sismici disponibile in laboratorio, ma ne ha tratto beneficio anche lo stesso CILEA in veste di responsabile per la parte realizzativa del progetto. Dal punto di vista informatico, le principali novità del nuovo DOL-2000 sono: nuovi strumenti di sviluppo e manutenzione, grazie ai nuovi prodotti hardware e software attualmente disponibili per gli sviluppatori, nuove funzionalità di navigazione, nuova veste grafica e interfaccia utente, nuova piattaforma GIS (Esri ArcIMS di recentissima distribuzione) e, soprattutto, nuova struttura del database Informix Internet Foundation 2000 che consente di gestire efficacemente il complesso dei dati a disposizione, anche quelli critici. Nella sua versione finale, DOL-2000 dovrebbe comprendere anche i necessari strumenti per una completa interazione da e verso gli utenti, quali: help in linea 'intelligente' (capace di seguire le operazioni dell'utente, ed eventualmente aiutarlo per il punto in cui si trova), esame degli accessi, forms, statistiche, completa versione in lingua inglese, motore di ricerca interna, ecc… Una volta completato, DOL-2000 dovrebbe collocarsi quindi come l'archivio di riferimento nazionale per i dati di sismica attiva e, grazie alle caratteristiche di architettura 'aperta' degli standard impiegati, potrà utilmente interagire con gli altri dell'INGV, presenti o in programma (banca dati sismologica integrata, ad esempio).

Il complesso delle risorse hardware e software su cui può contare attualmente DOL-2000 è illustrato nello schema di Tabella 1. L'adozione del recente prodotto GIS 'ArcIMS' della ESRI dovrebbe garantire al prodotto una efficace gestione di tutti i riferimenti geografici, ed in particolare:


 

4.     Stato dell'arte e prospettive

4.1 Contenuti del database: digitalizzazione e validazione dei dati sismici
Nel frattempo nella Sezione continuano le operazioni di digitalizzazione per alimentare il database interno di DOL-2000, impiegando hardware e software di proprietà. I dati su cui si sta lavorando in questo periodo si riferiscono alla corposa campagna sismica del 'Tirreno-Ionio'79', parte Calabria, dato che l'intera area dell'Appennino meridionale (Arco calabro-lucano, Appennino campano-lucano) in questo periodo è oggetto di rinnovati studi [Gaudiosi et al., 2000] volti alla miglior comprensione delle geometrie della crosta terrestre in prospettiva di valutazione del rischio sismico. I numeri di 'Calabria 1979' sono: 90 scoppi marini (175-250 kg esplosivo cad.), registrati in FM su banda magnetica da 2 profili lineari di stazioni a terra con strumentazione analogica Mars66 e sensori verticali a 1 Hz e 4 reti di stazioni fisse con strumentazione varia: rete OGS (12 staz.), IGL-CNR (6), UNI-Calabria (9), OV (7), per un totale di 4.320 registrazioni teoriche. Le operazioni di questa campagna sono illustrate nella relazione O.G.S. n. 79546 [CNR, 1979].

Le figure 8 e 9 riportano degli esempi significativi relativi ad alcune fasi dei due processi di alimentazione dei dati digitali nel database:

Attualmente nel database di DOL, sono inserite solo due di tali campagne, che vengono usate per svolgere i test programmati per l'intero sistema (fig. 10). A regime il contenuto dovrebbe essere costituito dal data-set descritto in Tabella 2. Si stima che l'entità del complesso dei dati contenuto nel database (dati sismici e informazioni accessorie) sarà compresa tra i 10 e i 12 GByte.

 
4.2 Il progetto WEB
L'aspetto Web di DOL-2000 ha comportato la progettazione di nuove pagine statiche, oltre quelle che vengono generate dinamicamente durante le sessioni di ricerca e navigazione. Questa fase è ancora in corso, e certamente il prodotto finale si presenterà con un'interfaccia leggera, possibilmente aderente ai criteri suggeriti dal W3C e, in ambito italiano, dal gruppo referente costituito dal GARR. Per ora è attivo il sito provvisorio che si può esplorare all'indirizzo http://dol.cilea.it, con molte novità rispetto alla vecchia versione. Illustriamo solo alcuni esempi in proposito. In figura 11 è mostrata una pagina di esempio di ricerca-dati in DOL-2000. Attualmente le pagine sono strutturate nei seguenti elementi: una riga in alto, stabile per ogni campagna, con il titolo della campagna e i dati di inizio e fine. Sotto si trovano 3 colonne: a sinistra la zona per i servizi (con i bottoni); in centro la finestra per le sezioni-film preconfezionate (serviranno a guidare l'utente nella scelta dei dati da scaricare e a regime conterrà lo spazio dedicato al GIS); a destra, infine, la colonna delle informazioni su profili e stazioni, con la possibilità di esplorare i dati puntualmente. In figura 12 è mostrata la parte relativa alla richiesta di password. Oltre a login e password temporizzate, all'utente viene consegnato un documento 'protocollo' per le modalità di utilizzo e divulgazione dei dati prelevati da DOL-2000. In figura 13: la sezione relativa al download dei dati, possibile solo a seguito dei necessari permessi concessi. A seconda delle esigenze, l'utente potrà scaricare singole registrazioni, o interi profili. La richiesta dei dati di un'intera campagna è all'esame del nuovo progetto. In questo caso l'accesso ai dati verrà pianificato in base alle reali esigenze dell'utente. In figura 14, infine, è mostrato un esempio relativo ad una ricerca bibliografica.

 
4.3 Conclusioni e prospettive
DOL-2000 sarà completamente operativo alla fine del 2001. Per tale importante scadenza pensiamo di poter mettere in linea: Pensiamo che il cantiere aperto con tale iniziativa esaurirà la sua funzione nei tempi previsti, se non interverranno incidenti di percorso. Da strumento di archivio e fornitore qualificato di dati qual è, non pensiamo di poterne fare oggetto di prolungate iniziative di sviluppo, in futuro. La funzione di DOL-2000 verrà osservata e monitorata a partire dal 2002, sulla base del suo reale utilizzo, impiegando gli strumenti di analisi di cui sarà dotato, e sulla base delle richieste di login e password che ci verranno richieste. Il suo successo o il suo fallimento verranno decretati dal reale utilizzo da parte degli interessati, dal fatto di stabilire con questi utili contatti (che potrebbero farci ritoccare alcune funzionalità del prodotto), ed infine dal fatto di aver contribuito - o meno - a migliorare il dialogo tra ricercatori di discipline diverse ma affini, come la sismologia e la geofisica crostale, finora così vicine ma anche così …lontane!

Una nota a parte merita il delicato rapporto con un altro importante archivio nazionale di dati sismici crostali: mi riferisco ai dati raccolti nelle esplorazioni del progetto Crosta Profonda CROP, coordinato dal Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida (GNGTS) del CNR [Bernabini, 2000, Slejko, 2001]. Pur consapevoli della multiproprietà intellettuale e relativi copyright legati al Consorzio CNR-ENI-ENEL che l'ha gestito negli ultimi tempi, occorrerà attivarsi affinchè, tramite opportune iniziative di ricerca comuni, e grazie alla disponibilità dell'intero complesso dei dati geofisici crostali, la Comunità scientifica possa realizzare quella sintesi (il modello 3D crostale italiano) che non sembra più tanto lontana da raggiungere e che, considerati i costi di tali pluriennali ricerche, mi pare dovuta al nostro Paese.

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Figure:

  1. Dss-On-Line, versione 11/'98: copertina della prima pubblicazione sul Bollettino Cilea (n. 63, 1998)
  2. Dss-On-Line, versione 11/'98: una pagina web
  3. DOL-2000: home page provvisoria
  4. DOL-2000: Schema operativo
  5. DOL-2000: Master plan
  6. Gestione data-entry: i componenti del nuovo modulo 'Parser'
  7. Gestione data-entry: il modulo web
  8. Data-base sismico: esempio di digitalizzazione e processing segnale-tempo
  9. Data-base sismico: esempio di verifica e controllo dati (sezione Test)
  10. Esempio 1 pagina web (zoom su: dataset di prova)
  11. Esempio 2 pagina web (zoom su: ricerca dati)
  12. Esempio 3 pagina web (zoom su: richiesta password)
  13. Esempio 4 pagina web (zoom su: download dei dati)
  14. Esempio 5 pagina web (zoom su: ricerche bibliografiche accessorie)
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Tabelle:

  1. Risorse impiegate in DOL-2000: quadro riassuntivo
  2. Contenuto del Database a regime: elenco delle campagne e/o dei profili

Bibliografia

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COLLABORATORI del progetto DOL-2000:

altri collaboratori (versione 1998):

 versione: Gennaio 2001